Palmanova: la storia della città stellata e cosa vedere

Di certo in Italia possiamo vantare un elenco lunghissimo di città e di borghi assolutamente unici, che presentano passaggi inconfondibili. C’è però una città friulana, in Provincia di Udine, che – perlomeno quanto a conformazione – batte qualsiasi altra concorrente nella sfida dell’originalità. Parliamo di Palmanova, la città fortezza, o meglio, la città stellata: a rendere unico questo comune del Friuli-Venezia Giulia è infatti la sua forma a stella a 9 punte, con uno sviluppo assolutamente geometrico. Dietro al progetto di Palmanova, come vedremo tra poco, si trova spesso anche il nome di Leonardo da Vinci, a sottolineare quanto sia particolare il disegno di questo insediamento del XVI secolo. La città fortezza si trova a meno di mezz’ora in auto da Udine, a circa 40 minuti da Lignano Sabbiadoro, e si trova proprio sulla via che si percorre normalmente dal resto dell’Italia per visitare Trieste, o magari per una vacanza in Croazia. Ecco che allora sono davvero tante, per l’originalità della conformazione nonché per la posizione geografica, le persone che si chiedono cosa vedere a Palmanova. Oggi vedremo insieme la storia della città stellata, così da spiegarne la particolarità, per poi concentrarci sulle cose più importanti da vedere in città e sugli eventi principali per chi decide di visitare Palmanova.

La storia di Palmanova, la città fortezza

Visitare Palmanova significa scoprire una città pianificata a tavolino secoli e secoli fa, e che da allora ha voluto mantenere intatta la sua sua forma unica. Bisogna infatti sapere che questa cittadina in provincia di Udine è sorta nell’ultimo decennio del XVI secolo, per volere della Repubblica veneta, al fine di difendere il suo fronte orientale: proprio per come è stata disegnata, in effetti, questa città fortezza è stata più volte indicata come una vera e propria macchina da guerra. Il disegno complessivo, ben visibile dall’alto, è quello di un poligono regolare che presenta 18 lati ad angoli di volta in volta rientranti e sporgenti, per avere così la forma finale di una stella a 9 punte.

Ma qual era lo scopo della costruzione di questa grandissima fortezza, tanto da contenere per l’appunto una cittadina che oggi conta più di 5.000 abitanti? La minaccia da cui ci si voleva difendere era quella delle possibili incursioni turche, nonché quella dei probabili attacchi da parte degli arciduchi austriaci, e in ogni caso le minacce da est; se fino a qualche anno prima questo compito era svolto dalla fortezza di Gradisca, dalla metà del 1500, per la sua perdita, si fece sempre più concreta l’esigenza di un nuovo bastione difensivo. La prima pietra venne posta il 7 ottobre del 1593, peraltro anniversario della battaglia di Lepanto; circa 10 anni dopo la città era già diventata di fatto una fortezza a tutti gli effetti. A quei tempi la città doveva chiamarsi semplicemente “Palma”: fu infatti in epoca napoleonica che fu aggiunta la particella “nova”. Proprio Napoleone del resto decise nel 1807 di rafforzare ulteriormente la fortezza, che due anni dopo fu assediata dagli austriaci e successivamente liberata dai francesi. Gli austriaci furono cacciati nuovamente nel rocambolesco 1848 e nuovamente nel 1866 dai granatieri italiani, i quali come è noto dovettero tornare sui propri passi. Nel 1883, anche visto il venir meno di sua valenza come fortezza – considerando il dominio asburgico di Veneto e Friuli – venne tolto l’appellativo di piazzaforte alla città, che oggi resta un originalissimo esempio di architettura militare. Nel 1960 il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi proclamò la cittadina come monumento nazionale.

Palmanova e Leonardo da Vinci

Sono tante le leggende e le storie che circolano intorno alla fondazione di Palmanova, e spesso e volentieri questa città viene associata al grande Leonardo da Vinci. Alcune leggende sono totalmente strampalate. Una racconta per esempio di un pastore, Camotio, che si addormentò in mezzo al nulla, dove oggi sorge Palmanova, sognando per l’appunto una fortezza a forma di stella che sarebbe stata costruita da lì a poco; svegliatosi, raccontò il sogno agli amici, che gli diedero del pazzo. Un’altra leggenda parla dei 15 provveditori della Repubblica veneta che, durante una tempesta, si ripararono in una chiesa: qui si trovarono davanti alla tela di un ragno, che capirono essere al tempo stesso perfetta sia per la difesa e che per l’attacco, così da trarre spunto per la costruzione di Palmanova.

Un’altra narrazione, decisamente più realistica, ci dice che il governo della Serenissima, al fine di costruire una fortezza in grado di resistere ai turchi come agli austriaci, si sia rivolto proprio a Leonardo da Vinci. E in effetti alcune fonti sembrano suggerire l’effettivo sopralluogo del genio toscano da queste parti. È però noto che il progetto non è stato alla fine firmato dal Leonardo, il quale a quanto pare rifiutò l’incarico, in quanto impegnato con altri importanti lavori. Guardando la conformazione di Palmanova, però, si può certamente ipotizzare che i reali progettisti siano partiti proprio dalle teorie di da Vinci sulle città “ideali” del Rinascimento. I veri disegnatori della città stellata, costruita per essere inespugnabile, furono in buona parte i conti Marcantonio Martinengo di Villachiara e Giulio Savorgnan.

Cosa vedere a Palmanova: le attrazioni principali

Cosa vedere a Palmanova? Qui vedremo le principali attrazioni di questa affascinante città fortezza. Prima di tutto, però, è bene concentrarsi sul “non vedere” la città mentre ci si dirige verso di lei. Va infatti detto che a rendere unica questa città è anche la sua peculiare invisibilità. I suoi fondatori vollero infatti edificarla su una linea più bassa rispetto a quella dell’orizzonte, rendendo Palmanova poco visibile, complici anche la vegetazione e le colline circostante. Una volta vista, peraltro, la città si difende con 3 giri di mura: quelle esterne, peraltro ricoperte dalla vegetazione, costruite da Napoleone, mentre quelle interne (due) a opera dei veneziani. Sono 3 le porte perfettamente conservate che permettono di fare ingresso nella città, ovvero Porta Udine, Porta Cividale, Porta Aquileia. Le vie che da qui si inoltrano nella città puntano tutte verso il suo centro geometrico e monumentale, ovvero Piazza Grande: la nostra visita di Palmanova parte da qui.

Piazza Grande

La nostra gita per scoprire cosa vedere a Palmanova parte da qui, da questa grande piazza esagonale che si trova al centro perfetto del poligono cittadino. Vista la funzione originale di questo insediamento, non stupisce che questa grande piazza fosse conosciuta dapprima come Piazza d’Armi, qui dove a partire dal Seicento avvenivano quotidianamente le esercitazioni militari. Al centro vi è un basamento altrettanto esagonale, sopra al quale si trova stabilmente lo stendardo con il simbolo della fortezza, mentre ai suoi lati si trovano 11 statue, rappresentanti i provveditori generali della Repubblica Veneta. Gli edifici principali che si affacciano sulla Piazza Grande sono ovviamente il Duomo, di cui parleremo tra poco, il Palazzo del Provveditore e il Palazzo del Monte di Pietà. A sottolineare la connessione continua tra il centro della città e le sue fortificazioni, tutte le vie radiali della città partono esattamente da questa piazza.

Il Duomo di Palmanova

Il Duomo di Palmanova, chiamato Duomo Dogale, è dedicato al Santissimo Redentore. È stato costruito quando la città fortezza era già in parte completa, e quindi tra il 1615 e il 1636. Il progetto sembra esser riconducibile a Vincenzo Scamozzi, mentre la realizzazione fu a carico dell’Ufficio Fortificazioni. A stupire prima di tutto è il candore della facciata, ottenuto grazie all’utilizzo di pietra banca d’Orsera, croata, frammezzata a delle pietra grigia di Aurisina, triestina. La stessa facciata è divisa in due ordini, con quello superiore che riporta 3 nicchie, con relative statue: al centro il Redentore, ai lati i Santi Marco e Santa Giustina.

L’osservatore attento si rende subito conto che questo Duomo ha qualcosa di strano: l’imponente struttura presenta un campanile alquanto basso e decisamente tozzo. Ecco, non bisogna dimenticarsi dove ci troviamo, ovvero in una fortezza militare: l’intento era quello di non esporre la chiesa alla gittata dei nemici.

interno del duomo

I musei di Palmanova

Non stupisce che una città storica e monumentale come Palmanova presenti dei musei interessanti. Il primo si trova a Palazzo Trevisan, a pochi passi da Piazza Grande: parliamo del Civico Museo Storico, il quale è dedicato per l’appunto alla storia della città stellata, ripercorrendo le tappe del suo sviluppo dalla fondazione veneta fino alle dominazione napoleonica e austriaca. Vi si trovano una collezione importante di armi d’epoca nonché una raccolta importante di documenti originali. Altro museo che vale la pena di visitare a Palmanova è il Museo della Grande Guerra e della Fortezza Palmanova, che si trova sopra a Porta Cividale, in cui è possibile scoprire uniformi militari delle diverse epoche, cimeli militareschi e via dicendo.

Il Parco storico dei Bastioni

A rendere unica Palmanova sono le mura che conferiscono alla città la famosa forma a stella. Ebbene, è possibile scoprire tutto su queste fortificazioni nel Parco storico dei Bastioni, che prende forma per l’appunto tra le tre cerchie di fortificazioni, passando tra baluardi, cortine, falsebraghe, rivellini, spianate, lunette e via dicendo, con percorso ciclopedonali e persino con delle gallerie sotterranee. Alcune di queste possono infatti essere visitate, anche con un’audioguida. Ovviamente qui è bene dedicare attenzione anche alle porte monumentali. Pensiamo a Porta Udine, che ancora oggi conserva le due grandi ruote utilizzate originariamente per abbassare e alzare il ponte levatoio; o la porta Aquileia, la più elegante nonché la più antica (eretta nel 1598), rivestita in pietra d’Istria; e infine Porta Cividale, con il suo dongione, in cui si trova il Museo della Grande Guerra.

Eventi importanti: le due rievocazioni storiche

Visto cosa vedere a Palmanova, vediamo quali sono gli avvenimenti più importanti: questa è una città che conosce infatti diversi eventi interessanti a cadenza annuali. Pensiamo per esempio alla Mostra mercato di stampe antiche, che ha luogo ogni anno ad agosto, presso la Polveriera Napoleonica; oppure alla Fiera dei sapori friulani, tipicamente in ottobre, o ancora, ai mercatini di Natale. Ma di certo tra gli eventi più conosciuti che si tengono a Palmanova ogni anno ci sono le due rievocazioni storiche. La prima è quella “pacifica”, che si tiene la seconda domenica di luglio, in occasione della Festa del Santissimo Redentore. In questa giornata la città di Palmanova festeggia il proprio patrono, ma non solo: in quest’occasione si ricorda anche la prima volta in cui Gerolamo Cappello, il Provveditore generale, diede l’ordine di innalzare la bandiera della Repubblica di Venezia sull’apposito piedistallo in Piazza Grande. Per questo motivo la seconda domenica di luglio si incontra un buon numero di cittadini di Palmanova vestiti in costume storico seicentesco, a rievocare per l’appunto l’evento, con tanto di sfilata dopo il tramonto.

L’altra rievocazione cade nel primo fine settimana di settembre, e questa volta riporta in vita la Guerra degli Uscocchi, ovvero l’ultimo conflitto armato avvenuto tra la Repubblica di Venezia e l’Austria, avvenuta nel 1615. Nel settembre di quell’anno, su Palmanova convergevano tutte le truppe veneziane pronte a calare su Gradisca: di fatto in quelle settimane tra queste mura si trovavano soldati d’ogni angolo europeo. Ed è per questo che in occasione di questa rievocazione arrivano figuranti da tutta Europa, ognuno in costume, per arrivare alla fine alla rievocazione della battaglia, nei pressi di porta Cividale.

Ora dovresti sapere cosa vedere a Palmanova per scoprire il meglio di questa città unica al mondo. Buon divertimento!

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