The return trip effect : ecco perchè la strada al ritorno sembra sempre più corta

Vi siete mai accorti che quando partite per un viaggio, al ritorno, la strada sembra sempre più corta? Si ha come l’impressione di impiegarci meno tempo rispetto all’andata. All’andata, invece, spesso e volentieri sembra che il tempo non passi mai. Beh, non preoccupatevi, non avete una percezione del tempo distorta, ma è la nostra mente che elabora le informazioni in modo del tutto particolare. Accade alla stragrande maggioranza delle persone!

The return trip effect” è il termine scientifico impiegato per descrivere questo strano e curioso fenomeno. L’effetto è stato oggetto di numerosi studi ed esperimenti condotti tra Stati Uniti e Olanda. Secondo i dati emersi, il cosiddetto effetto da viaggio di ritorno ci fa percepire la strada del rientro più corta di quella dell’andata di circa il 17-22%, nonostante i chilometri percorsi ed il tempo impiegato siano assolutamente identici.

Si potrebbe pensare che questa strana sensazione sia dovuta al fatto che vengono percorse strade differenti. Se quindi il tragitto ci sembrava più breve all’andata probabilmente è perché al ritorno la strada è diversa e si procede con più lentezza. Sono moltissime e davvero fantasiose le spiegazioni che proviamo a darci per trovare un senso a questo strano fenomeno. Il primo a studiare e definire il fenomeno, nel 2011, è stato Niels Van de Ven, professore presso l’Università di Tilburg in Olanda. Gli studi del professor Van de Ven dimostrano che anche se la strada percorsa è la stessa, si avverte comunque questa percezione ingannevole.

A cosa è dovuto quindi “the return trip effect”?

  • Una possibile spiegazione potrebbe essere legata alla nostra attenzione e orientamento durante il viaggio. Durante l’andata, siamo più concentrati e attenti alle indicazioni stradali, al traffico e agli eventuali ostacoli lungo il percorso. Questo può farci percepire il tempo come più lento. Al contrario, durante il viaggio di ritorno, siamo più familiari con la strada e quindi la nostra attenzione diminuisce, facendo sembrare il tempo più veloce.
  • Un’altra spiegazione potrebbe essere legata al nostro stato emotivo. Spesso, durante il viaggio di andata siamo eccitati e ansiosi, mentre durante il ritorno siamo più rilassati e soddisfatti per l’esperienza appena vissuta. Questo stato emotivo positivo potrebbe farci percepire il tempo come più veloce.
  • Potrebbe anche essere collegato all’effetto di anticipazione. Durante il viaggio di andata, siamo ansiosi di arrivare a destinazione e questo può farci percepire il tempo come più lento. Al contrario, durante il ritorno, non abbiamo la stessa anticipazione e quindi il tempo sembra passare più velocemente.
  • Potrebbe anche essere influenzato dalla nostra memoria. Durante il viaggio di ritorno, abbiamo già esperienza della strada percorsa durante l’andata e abbiamo memorizzato alcuni punti di riferimento. Questo potrebbe farci percepire la strada come più corta, poiché siamo in grado di prevedere cosa succederà lungo il percorso.
  • Infine, potrebbe essere legato alla nostra percezione del tempo in generale. La nostra mente tende a dare più importanza agli eventi futuri rispetto a quelli passati. Quindi, durante il viaggio di andata, la nostra mente potrebbe “allungare” il tempo per far sembrare l’attesa più lunga, mentre durante il ritorno, la nostra mente potrebbe “accorciare” il tempo per far sembrare l’esperienza appena vissuta come più breve.

Escursioni e Tour guidati:

.

Ti potrebbe interessare anche:

Ultimi Articoli:

adv1

-