Museo Salvatore Ferragamo di Firenze: una guida alla visita

L’imperdibile Duomo di Firenze, la magnifica Cupola di Brunelleschi, lo stupendo Battistero, la storica Piazza della Signoria, il Ponte Vecchio, la Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti: di certo una visita a Firenze non manca di attrazioni. Ed è per questo che chi ne ha la possibilità torna volentieri a visitare questa stupenda città toscana, culla del Rinascimento ricchissima d’arte, di storia e quindi di musei interessanti. Ma va detto che il capoluogo fiorentino presenta anche dei musei del tutto particolari: primo fra tutti per l’appunto il Museo Salvatore Ferragamo di Firenze. Qui non si parla di dipinti, di statue, di secoli lontani o via dicendo: qui viene presentata la storia della celebre azienda Ferragamo, a partire dalla vita e dalle idee del suo fondatore per arrivare alle sue creazioni, lasciando spazio inoltre a tante diverse mostre temporanee.

Oggi vedremo brevemente la storia del Museo Salvatore Ferragamo di Firenze, cosa vedere al suo interno, i suoi orari, il prezzo dei biglietti e tutto l’occorrente per organizzare al meglio la visita. Buona lettura!

Breve storia di Salvatore Ferragamo

Ancora prima di scoprire cosa vedere al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze, vale la pena ripassare molto velocemente la storia della persona al quale questo museo è dedicato. Si parla del fondatore della casa di moda Ferragamo, il calzolaio delle star e dei sogni.

Nato in un piccolo paese della provincia di Avellino, Bonito, Salvatore iniziò realizzando delle calzature per le sorelle, per poi lavorare per un anno – dodicenne – in un calzolaio a Torre del Greco. Tornato in paese, dopo questo breve apprendistato, Ferragamo, avvierà un primo piccolo negozio di scarpe su misura nel corridoio di casa, per poi emigrare negli Stati Uniti, dove dapprima fu occupato in una fabbrica di scarpe a Boston, per poi aprire una bottega di scarpe in California, prima a Santa Barbara, poi a Hollywood. Qui peraltro seguirà un corso di anatomia, per sposare estro, artigianalità e comodità. E qui avvenne il miracolo, con Salvatore Ferragamo che nel giro di pochi anni divenne il “Calzolaio delle stelle”.

Tornato in Italia, avviò la produzione di scarpe, e sposò Wanda, di una ventina d’anni più giovane, anche lei di Bonito. In seguito alla crisi del ’29 l’azienda andò incontro al fallimento, ma Salvatore riuscì a rimetterla in piedi, lottando peraltro contro la mancanza di materie prime durante il conflitto mondiale. Nel frattempo la sede dell’azienda era stata spostata nel Palazzo Spini Feroni, in centro a Firenze, palazzo che negli anni Cinquanta divenne sempre più meta di star del cinema nazionale e internazionale.

Salvatore Ferragamo morì nel 1960, ma il brand continuò a esistere, sotto la guida della moglie Wanda e dei sei figli. Tutti insieme portarono il marchio a essere una moderna casa di moda, capace di rinnovarsi senza però tradire il pensiero e l’eredità di Salvatore Ferragamo.

Introduzione al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze

Tra le grandi idee di Wanda e dei figli ci fu anche quella di dare vita al museo aziendale, per l’appunto il Museo Salvatore Ferragamo. Ad accarezzare per prima questa idea fu Fiamma Ferragamo, la maggiore dei fratelli, che si adoperò per allestire una prima esposizione dedicata al padre presso Palazzo Strozzi, nel 1985.

Visto il successo di quella prima esposizione, la mostra divenne negli anni successivi itinerante, per essere ospitata in musei come il Victoria and Albert Museum di Londra, il Los Angeles County Museum of Art, la Sogetsu Kai Foundation di Tokyo e il Museo de Bellas Artes di Città del Messico.  Si sviluppò quindi sempre più concretamente l’idea di dare vita a una sede permanente del museo, e questa fu trovata nella sede fiorentina dell’azienda.

A confermare il grande valore culturale che l’istituzione ha saputo dimostrare nel tempo, nel 1999 la casa di moda è stata premiata con il Premio Guggenheim Impresa e Cultura. E ancora, nel 2015 il Museo Salvatore Ferragamo è diventato il primo museo green d’Italia.

Cosa vedere al Museo Salvatore Ferragamo

Cosa vedere al Museo Salvatore Ferragamo? Come è composta l’esposizione? Partiamo da un presupposto fondamentale: parliamo di una mostra sempre diversa. A partire dal 2006, infatti, l’azienda ha deciso di rendere estremamente dinamica la vita di Palazzo Spini Feroni, proponendo una nuova mostra temporanea a cadenza – circa – annuale.

Il nucleo di partenza è sempre costituito dall’esperienza di Salvatore Ferragamo, e quindi dalle sue idee, dalla sua storia e dalle sue creazioni; tutto attorno, però, prendono luogo di volta in volta nuove mostre. E va anche detto che, talvolta, le mostre temporanee finiscono per prendere un po’ il sopravvento sul nucleo “originale” della mostra. Se infatti solitamente le prime due sale sono sempre dedicate alla storia della casa Ferragamo, con una mostra a rotazione degli oltre 14.000 modelli di scarpe conservati nell’archivio del museo, in certe occasioni questo nucleo è stato in parte assorbito dalle mostre temporanee, di volta in volta differenti.

Donne in equilibrio: la mostra 2022-2023

A partire dal maggio del 2022 il Museo Salvatore Ferragamo di Firenze ospita una mostra volta a onorare la memoria di Wanda Miletti Ferragamo, moglie del fondatore, che è stata alla guida della casa di moda dal 1960 fino alla sua scomparsa, il 19 ottobre del 2018. Come hanno più volte sottolineato i figli, però, Wanda non è mai stata una donna che amava parlare di sé; per questo motivo la mostra che la onora si articola nell’analisi della complessa realtà femminile tra gli anni Cinquanta e Sessanta in Italia, periodo come è noto di grande trasformazione. Il percorso espositivo attraversa quindi abiti, oggetti di design, opere d’arte, oggetti di vita quotidiana, filmati e via dicendo.

Le mostre temporanee negli anni

Quella in onore di Wanda Miletti Ferragamo è solo l’ultima di una lunga serie di mostre temporanee. Prima di questa era stata per esempio ospitata la mostra “Seta”, che ripercorreva la storia dei foulard, tra i punti forti della maison a partire dalle creazioni di Fulvia Ferragamo; prima ancora erano state allestite mostre sul pensiero sostenibile, sulla presenza del Made in Italy a Hollywood, sulla storia del Palazzo Spini Feroni oppure, per esempio, su Marylin Monroe, star per la quale Salvatore Ferragamo disegnò tantissime scarpe. Tra queste, ovviamente, la iconica décolleté rossa tempestata di Swarovski disegnata da Ferragamo per il ruolo della Monroe nel film “Facciamo l’amore” del 1960. Proprio per la Monroe peraltro il calzolaio delle star aveva creato un tacco ad hoc, metà in legno e metà in acciaio, per garantire uno slancio di 10 centimetri e allo stesso tempo comodità e stabilità.

Museo Salvatore Ferragamo a Firenze

L’archivio storico di Salvatore Ferragamo

Il grande archivio storico della casa di moda Ferragamo è custodito in un edificio apposito, sempre a Firenze, presso lo stabilimento dell’azienda. Qui sono custodite le oltre 14.000 scarpe create nei decenni dalla maison, nonché bozzetti, fotografie, forme in legno, ritagli di giornale, pubblicità e via dicendo.

Come arrivare al Museo Ferragamo

Il Museo Salvatore Ferragamo si trova a Firenze, in Piazza Santa Trinità, nel già citato Palazzo Spini Feroni: guardando una mappa di Firenze lo si trova lungo l’Arno, in corrispondenza di Ponte Santa Trinità. Ecco allora che è possibile raggiungere a piedi il museo, camminando per esempio per circa 8 minuti dal Duomo di Firenze, oppure 5 minuti dal Palazzo Vecchio.

Chi si sposta con i mezzi pubblici può scegliere uno dei tanti bus che attraversano il centro della città, puntando a fermate come Stazione di Santa Maria Novella, Via Tornabuoni oppure Piazza della Repubblica. A Firenze è peraltro attivo anche un sistema tranviario, con il museo che è raggiungibile sia con il T1 (dalla fermata Alamanni Stazione) che con il T2 (fermata Unità). Chi arriva a Firenze in treno può scendere alla stazione di Santa Maria Novella, dalla quale il museo dista solamente 10 minuti a piedi.

Orari e biglietti

Il Museo Salvatore Ferragamo di Firenze è aperto tutti i giorni, senza riposo settimanale. Anche gli orari sono fissi, dal lunedì alla domenica, dalle 10.30 alle 19.30. Gli unici giorni di chiusura previsti sono il giorno di Natale, il Primo di Gennaio e il giorno di Ferragosto.

Per quanto riguarda i biglietti d’ingresso, ecco le diverse tariffe:

  • Biglietto intero: 8 euro
  • Biglietto ridotto per possessori card Touring Club o Turbopass: 5 euro
  • Biglietto ridotto generico: 4 euro (studenti universitari, soci Unicoop Firenze etc)
  • Biglietto gratuito: per tutti i visitatori under 18 e over 65, per visitatori con disabilità e accompagnatori, per guide turistiche e via dicendo.

Il biglietti possono essere acquistati sia sul posto che online. Sul posto è possibile richiedere un‘audioguida gratuita; per quanto riguarda le visite guidate, queste possono essere prenotate gratuitamente in lingua italiana, inglese, spagnola o francese.

Puoi anche acquistare il tour da fare a piedi della storia della moda ed ingresso al museo, direttamente cliccando qui.


Visitare Firenze e i suoi musei con la Firenze Card

Come abbiamo visto all’inizio di questa guida, Firenze è una città che presenta tantissime attrazioni, diverse delle quali a pagamento. Per scoprire il meglio della città, e per risparmiare qualcosina, può essere prezioso acquistare la Firenze Card, il pass museale ufficiale della città di Firenze che a fronte di un costo di 85 euro permette di accedere gratuitamente alla sua ricchissima rete di musei, per un totale di 72 ore (con il count down che scatta al momento dell’ingresso al primo museo). Va peraltro detto che è possibile anche acquistare delle estensioni di 48 ore alla Firenze Card (estensione che a metà 2023, per la ripartenza dopo l’emergenza sanitaria, risultava ancora gratuita).

Il Museo Salvatore Ferragamo è compreso nella lunga lista dei musei a ingresso gratuito con la Firenze Card, insieme al Palazzo Strozzi, al Museo Casa di Dante, al Museo di Palazzo Vecchio, al Palazzo Medici Riccardi, al Museo Marino Marini e via dicendo.

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Dove dormire a Firenze

Abbiamo già parlato in passato dei migliori hotel di Firenze. Qui tratteremo quindi velocemente le zone da scegliere per soggiornare a Firenze durante una visita dedicata ai musei della città, e quindi di fatto nel suo centro storico. Chi vuole dormire nel vero cuore della città potrà cercare degli alloggi tra Piazza San Marco, Piazza Santa Croce, Ponte Vecchio e Piazza Santa Maria Novella: si tratta dell’area centrale del capoluogo, nonché di quella più frequentata dai turisti. Scostandosi dall’altra parte del fiume c’è invece l’Oltrarno, peraltro comunque vicinissimo al centro, e a pochi passi da Palazzo Pitti e dal giardino di Boboli.

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Tour e visite guidate a Firenze

Effettivamente scoprire tutta Firenze con una sola visita non è possibile: non per la grandezza della città, la quale anzi presenta un centro storico che si può scoprire comodamente a piedi, quanto per la quantità incredibile di attrazioni da vedere: il Museo Salvatore Ferragamo è infatti solamente una delle tantissime “attrazioni secondarie” in un’offerta culturale, storica e artistica che conosce pochi rivali. Potrebbe quindi essere utile, per chi vuole farsi un’idea generale della città e non farsi scappare nulla di importante, richiedere un tour guidato della città, scegliendo tra passeggiate storiche in centro e tour con visita ai musei (con annesso salta fila).  

Escursioni e Tour guidati:

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