Cosa vedere a Modena in un fine settimana

Cosa vedere a Modena in due giorni? Passare un fine settimana in questa affascinante città emiliana è sicuramente una buona idea: parliamo di una piccola – ma non troppo – città d’arte, ma anche di una città della buona cucina, dei motori e del buon vivere.

Modena è una città accogliente, che si mostra ancora oggi perfettamente a misura d’uomo. Un solo giorno per visitare tutte le bellezze di questa città potrebbe essere insufficiente ma certamente in due giorni è possibile vedere le principali attrazioni modenesi, ripromettendosi eventualmente di tornare in futuro per scoprire qualche altra chicca.

Modena sorge ai piedi degli Appennini ma in piena pianura padana, lì dove passa la Via Emilia: è stata ufficialmente fondata nel 183 a.C., ma va detto che ancor prima qui i romani avevano fissato un presidio militare. Divenne poi città ducale, nonché, sul finire del 16° Secolo, capitale del Ducato di Modena e di Reggio Emilia. Non stupisce quindi che ancora oggi, passeggiando tra le vie del centro storico, si possano trovare tantissime testimonianze della sua lunga storia. Ma vediamo cosa vedere a Modena in un fine settimana all’insegna della cultura, del divertimento e del buon cibo: ecco una proposta di itinerario!

Cosa vedere a Modena il primo giorno

Da dove iniziare la visita di Modena? Il consiglio che va per la maggiore, in questa città emiliana come del resto in quasi tutte le città, è quello di partire dal centro. E qui in realtà c’è una ragione doppia che spinge a far partire la scoperta della città dal suo cuore storico: proprio qui si trova infatti il complesso architettonico del Duomo Romanico, della Torre Ghirlandina e della Piazza Grande, dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1997. Iniziamo quindi da qui la nostra lista di cose da vedere a Modena in un fine settimana!

La Piazza Grande

Il cuore di Modena, una piazza creata nel XII secolo che, a partire dal XVII secolo, è indicata con l’appellativo di “Grande”. Qui vi è il centro della vita civica e religiosa della città, avendo da una parte il Duomo, dall’altra il Palazzo Comunale; non bastasse, la piazza è resa ancora più bella dalla Torre Ghirlandina. Un tempo qui, davanti al porticato del Comune, si svolgeva l’unico mercato cittadino, e sempre qui si tenevano fiere, giostre di cavalli, festeggiamenti carnevaleschi e via dicendo. Vista la sua posizione, il suo ruolo nel tempo e gli edifici che la circondano, Piazza Grande non può che essere l’inizio più logico dell’itinerario turistico di Modena.

Il Duomo di Modena

La prima pietra per la costruzione del Duomo di Modena venne posata il 9 giugno del 1099: il progetto fu affidato a Lanfranco, il quale diede vita a un edificio elegante e originale, usato come esempio nei decenni successivi per tante altre chiese d’arte romanica. La struttura ideata dal Lanfranco è quella di una basilica da 3 navate, divisa da colonne e pilastri, con presbiterio elevato al di sopra della cripta; a dare movimento al tutto sono le sculture di Wiligelmo e di altri scultori del tempo, di volta in volta raffiguranti essere fantastici, vegetali, animali e via dicendo, in un susseguirsi di raffigurazioni celestiali e mostruose, sacre e profane, capaci di riassumere il mondo modenese – e il modo di pensare – com’era tra XI e XI secolo. Il visitatore non deve fare altro che lasciarsi stupire.

La Torre Ghirlandina

Il secondo simbolo della città di Modena, insieme al Duomo, è la Ghirlandina, ovvero il campanile della basilica: i modenesi sono fieramente convinti che questo sia il campanile più bello del mondo, e in effetti non è facile dar loro torto in modo convincente. Alta 89,32 metri, questa torre si innalza al fianco dell’abside del Duomo: il suo nome è dovuto alla guglia finemente decorata, tanto da presentare un doppio giro di balaustre che fanno mostra di sé come “delle leggiadre ghirlande”. La costruzione della Torre fu molto lunga: i lavori iniziarono poco dopo la costruzione del Duomo, ed è noto che nel 1160 il campanile si elevava fino a circa 11 metri d’altezza; ci furono poi diverse pause, per arrivare all’altezza definitiva solamente nel 1319: non stupisce quindi che la terminazione della torre sia una cuspide ottagonale, decisamente più gotica che romanica.

Duomo di Modena
Vista del Duomo di Modena

Il Mercato Storico Albinelli

Lasciamoci momentaneamente alle spalle le architetture Patrimonio dell’Umanità Unesco di Modena, per dirigerci poco più in là: bastano pochi passi infatti per arrivare al Mercato Storico Albinelli, percorrendo l’omonima via che diparte dal Piazza Grande, di fronte al Duomo. Qui si trova la Modena fatta di sapori, di voci e di sorrisi, in un mercato decisamente vivace e ricco che ogni giorno vede entrare e uscire migliaia di persone. Le eccellenze del territorio ovviamente non mancano, in un grande mercato coperto in stile liberty dominato al suo centro dalla fontana della Portatrice di Frutta, così come scolpita nel secolo scorso da Giuseppe Graziosi.

Le acetaie di Modena

Modena è famosa in tutto il mondo, tra le altre cose, anche per il suo aceto balsamico. Il consiglio è quindi quello di ritagliarsi un po’ di tempo, all’interno del fine settimana, per visitare almeno una delle sue acetaie. Il modo più semplice per farlo è quello offerto dall’Acetaia Comunale, gestita dalla Consorteria dell’Aceto balsamico tradizionale di Modena, dove è possibile trovare tre batterie, con botticelle piccole e grandi botti barrique: l’occasione è quella di assaggiare un ottimo aceto balsamico e di scoprire la cultura legata a questo incredibile prodotto.

Questo potrebbe essere un itinerario di massima per il primo giorno di visita a Modena, senza ovviamente scordare di regalarsi delle generose pause rigeneranti in una delle tante osterie del centro. Oltre all’aceto balsamico, i veri food lover in visita a Modena devono assolutamente assaggiare “il” gnocco fritto, i tortellini (anche da passeggio), il Prosciutto di Modena Dop, il Parmigiano Reggiano, le tigelle (ovvero le crescentine) e ovviamente il Lambrusco.

Acetaia di Modena
Tipica Acetaia di Modena

Cosa vedere a Modena il secondo giorno

Giunti al secondo giorno, si dovrebbe avere imparato a muoversi con una certa destrezza nel centro storico di Modena: ebbene, ora possiamo quindi spostarci un po’ dalle architetture del cuore della città, per allargare lo sguardo agli altri punti d’interesse. Vediamo cosa vedere a Modena il secondo giorno di visita!

Il Palazzo Ducale

Il Palazzo Ducale si trova sempre in centro a Modena, ma a circa 10 minuti a piedi dal Duomo. Cos’è questo sfarzoso e grande palazzo? Parliamo di quella che è stata la sede della Corte Estense e del Ducato di Modena e Reggio tra il Seicento e l’Ottocento, nonché successivamente – a partire dall’Unità d’Italia – della Accademia Militare di Modena.

Edificato a partire dal 1634 lì dove c’era un antico castello estense, si presenta come un palazzo dallo stile barocco solenne. Si dice che, a sovrintendere i lavori dell’architetto Bartolomeo Avanzini, ci sia stato il celebre Gian Lorenzo Bernini.

Durante una visita a Modena trascurare il suo Palazzo Ducale potrebbe essere un errore: si parla infatti di una delle regge più prestigiose che si possono visitare in Europa (in Italia ce ne sono di diverse di notevoli, dalla Reggia di Caserta in poi) . Cortili, loggiati, scaloni, sale museali, gallerie, sale nobiliari, c’è tantissimo da vedere. Il biglietto d’ingresso costa 10 euro, e le visite sono disponibili il sabato e la domenica, solo su prenotazione. Perfetto per una visita di un fine settimana di Modena!

La Galleria Estense

La Galleria Estense si trova a 5 minuti a piedi dal Duomo, all’interno del Palazzo dei Musei, lì dove un tempo sorgeva l’antico Convento degli Agostiniani. Qui dentro, oltre alla Galleria, sono presenti anche il Museo Lapidario Estense, la Biblioteca Estense, l’Archivio storico comunale, la Gipsoteca Giuseppe Graziosi, il Museo Civico di Modena e altre istituzioni. Di certo il museo più importante tra quelli presenti è la Galleria Estense, che ci presenta nel suo splendore la collezione degli Estensi, grandi mecenati e collezionisti. Si possono così scoprire capolavori di maestri come Bernini, Tintoretto, Correggio, Velázquez, El Grego, Veronese e tanti altri. Il museo è aperto tutti i giorni eccezion fatta per il lunedì, con biglietto d’ingresso a 9 euro.

Il Museo Ferrari di Maranello

Tra le cose da vedere assolutamente a Modena in un fine settimana c’è anche il Museo Ferrari di Maranello. Certo, questo si trova fuori Modena, a 20 chilometri di distanza, ma vale la pena spostarsi per dedicare qualche ora a questo tempio della passione motoristica: va detto che anche le linee 800 e 820 dell’extraurbano e le linee 7 o 11 dell’urbano portano dal centro agli stabilimenti Ferrari. Visita obbligata per gli appassionati del Cavallino rampante e consigliata per tutti gli altri, presenta una mostra permanente comprendente i primi esempi di auto costruite da Enzo Ferrari per arrivare alle più famose supercar Ferrari e alle leggendarie monoposto Formula 1. Il biglietto intero d’ingresso costa 22 euro.

La Casa Museo Luciano Pavarotti

Modena è anche la città del bel canto, e uno dei suoi epicentri non poteva che essere la casa – museo di Pavarotti, che permette di avvicinarsi in modo garbato e guidato all’intimità del famoso tenore italiano. Nella villa – progettata seguendo le indicazioni dello stesso Maestro – sarà possibile vedere oggetti personali, abiti di scena, foto, video, cimeli di una lunga e ricca carriera. Il Museo è aperto tutti i giorni, e il biglietto d’ingresso costa 10 euro.

Tra Palazzo Ducale, Galleria Estense, Museo Ferrari e Casa Museo Luciano Pavarotti, l’intera seconda giornata sarà inevitabilmente riempita, lasciando solamente lo spazio per un gustoso pranzo emiliano. Hai avanzato tempo per qualcos’altro, oppure vuoi sostituire una di queste tappe con un’altra attrazione modenese? Qui sotto ti diamo qualche altro consiglio!

Altri consigli per visitare Modena in un fine settimana

Sono tante le cose da vedere a Modena, e in 2 giorni qualcosa resta inevitabilmente fuori dall’itinerario. Chi ha più tempo, o chi vuole inserire qualcos’altro nel proprio tour di Modena, non ha che l’imbarazzo della scelta. Ecco qualche ulteriore consiglio!

  • Museo Enzo Ferrari: se il Museo Ferrari si trova a Maranello, e quindi fuori Modena, il Museo Enzo Ferrari – indicato spesso con l’acronimo MEF – si trova invece in centro. Si tratta di una specie di casa-museo, poiché sorge nella casa-officina in cui Enzo Ferrari nacque nel 1898 e dove iniziò a lavorare.
  • Teatro Comunale Pavarotti: oltre alla Casa Museo Luciano Pavarotti, a Modena è possibile visitare anche il teatro Comunale ottocentesco, con la sua facciata neoclassica. Dedicato al tenore modenese a partire dal 2007, è indissolubilmente legato anche ai nomi di Mirella Freni, Raina Kabaivanska e Nicolai Ghiaurov.
  • Foro Boario di Modena: lungo la bellezza di 250 metri, il Palazzo del Foro Boario fu costruito a partire dal 1833 per volere di Francesco IV, che voleva dedicare un edificio ai commercianti di bestiame. Il corpo centrale presenta 3 arcate multiple, al centro delle quali è possibile trovare un orologio a soffitto. Oggi qui trova sede la Facoltà di Economia dell’Università di Modena.
  • Museo della Figurina: chi non conosce le figurine Panini? Ebbene, è stato proprio Giuseppe Panini a lanciare il Museo della Figurina, dove trovare stampe antiche, calendari, scatole di fiammiferi illustrate ma soprattutto per l’appunto le più classiche collezioni di figurine, con grandi espositori da sfogliare.
  • Museo Lamborghini: A pochi chilometri da Modena, infine, ma in provincia di Bologna, si trova lo stabilimento storico e il museo della Lamborghini. Un altro attore protagonista della ormai celebre Motor Valley Emiliana.

Escursioni e Tour guidati:

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