Scrivere una guida alla Val d’Orcia è un vero piacere: ci permette infatti di ripercorrere i tanti affascinanti luoghi di questa terra unica al mondo, ricca di storia, di attrazioni, di possibili avventure e di stupendi silenzi.
Tra città d’arte e piccoli borghi, tra variopinte colline e solitari cipressi, non si contano le possibili esperienze: non è certo un caso se chi visita la Val d’Orcia promette di ritornarci più volte. E, nella maggior parte dei casi, lo fa davvero. Per vedere anche quel piccolo paesino che la prima volta non è riuscito a visitare, per tornare in quello squisito ristorante di cucina tipica toscana, per vivere questo territorio ammantato di magia in una stagione diversa, e via dicendo.
Anche perché – una guida alla Val d’Orcia non potrebbe iniziare diversamente – questa valle va scoperta e percorsa con calma, lentamente, assaporando ogni tappa e ogni passaggio dei suoi tanti possibili itinerari.
Quando si visita la Val d’Orcia si entra subito in sitonia con i tempi scanditi dalla natura e quasi per magia ci si ritrova a viverla abracciando le sue regole e i suoi ritmi. Senza accorgerti ti ritrovi ad assaporare un momento magico di fronte ad un tramonto con colori quasi irreali ed una brezza di sottofondo dall’intensità perfetta. Un momento dilatato che si conclude con la colonna sonora di un Assiolo o di una Civetta all’imbrunire.
Dov’è la Val d’Orcia
Prima di addentrarci tra i tesori della Val d’Orcia, vogliamo tracciare i confini di questo stupendo angolo toscano. A guardarla sulla mappa, questa valle si sviluppa lungo il fiume che le dà il nome, alle pendici del Monte Amiata. É localizzata nel sud-est della Toscana, in provincia di Siena, sul confine con l’Umbria. I principali centri della Val d’Orcia, per trovarla velocemente su una mappa, sono Montalcino, Pienza, Castiglione d’Orcia, Radicofani e San Quirico d’Orcia.
Come raggiungere la Val d’Orcia
Arrivare in Val d’Orcia in auto non è per nulla difficile. Potete raggiungere le città di Pienza e di Montepulciano percorrendo in automobile l’autostrada A1: chi giunge da nord potrà così uscire al casello della Valdichiana, mentre chi arriva da sud potrà uscire già a Chianciano. Non esistono invece collegamenti ferroviari diretti per chi intende muoversi in treno: le stazioni più vicine sono quelle di Siena, di Chiusi, di Buonconvento e di Chianciano Terme.
Guida alla Val d’Orcia: cosa vedere
La Val D’Orcia non è una valle qualsiasi: si tratta infatti di un grande parco naturale protetto, che a partire dal 2004 è entrato a far parte dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Questo territorio è famoso per tanti elementi diversi, i quali sono ormai diventati simboli della Val d’Orcia: pensiamo ai cipressi, alle colline, ai vigneti nonché alle terme naturali. Vediamo dove andare e cosa vedere in Val d’Orcia a partire dalle sue città e dai suoi borghi.
Castiglione d’Orcia, la roccaforte degli Aldobrandeschi
Come tanti dei più bei borghi toscani, Castiglione d’Orcia è posizionato su una collina, nel cuore della valle. Inutile dire che, da quassù, il panorama è da cartolina. Come suggerisce il nome, il centro si è sviluppato intorno a un castello, costruito non a caso in una posizione strategica lungo la via Francigena. Da non perdere a Castiglione sono la chiesa di Santa Maria Maddalena e la Rocca Aldobrandesca, che si affaccia sulla Piazza Vecchietta, ed è visitabile, come lo è l’antica Torre di Tentennano, nella vicina e piccolissima frazione di Rocca d’Orcia.
Pienza, la città ideale rinascimentale
Pienza non è una città come le altre. Il suo nome deriva da quello di Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, nome importante dell’Umanesimo toscano e italiano che, una volta divenuto pontefice, decise di trasformare del tutto il proprio borgo natale, che all’epoca si chiamava Corsignano. A ridisegnare il centro medievale fu Bernardo Gambarelli, detto “Il Rossellino”, discepolo di Leon Battista Alberti, il quale si mise a disposizione di Pio II per costruire una città utopica capace di incarnare i principi fondamentali del Rinascimento. Meritano senz’altro una visita la Cattedrale, il Palazzo Piccolomini e Piazza Pio II.
Montalcino, il borgo del Brunello
Immerso nella Val d’Orcia, Montalcino è uno dei centri più famosi di questo territorio. E non a caso. L’architettura tardo medievale del centro, unita alla presenza di diversi castelli, abbazie e borghi negli immediati pressi, non smette di affascinare i visitatori. Certo, tutti conoscono Montalcino soprattutto per il Brunello – non a caso il colle di Montalcino è circondato da vigneti – ma bastano poche ore in questa cittadina per capire che oltre il vino c’è molto, molto di più.
Radicofani, l’antica fortezza
Centro dal nome decisamente particolare, sulla cui origine si continua a discutere (si dice derivi da “Radix Fanum”, ovvero “alle radici del luogo sacro”) era sede di un’antica fortezza a protezione dello Stato Pontificio e del Granducato di Toscana. Ad attirare lo sguardo dei turisti è senz’altro la Torre della rocca, che stupisce dal basso come dall’alto: dalla sua sommità, infatti, lo sguardo spazia dal Monte Amiata fino al lago Trasimeno.
San Quirico d’Orcia, l’antico borgo etrusco
Piccolo borgo toscano dalle sperdute origini etrusche, è forse uno dei borghi più rappresentativi dell’anima Toscana. Con il centro storico circondato da una cinta muraria sulla quale campeggia ancora la maggior parte delle 14 torri originali, San Quirico d’Orcia vanta diversi palazzi, chiese e giardini all’italiana
Montichiello, un autentico borgo medievale
Visitare questo borgo toscano è come fare un viaggio all’indietro nel tempo. Arrivando da lontano si vede solamente la torre, ma avvicinandosi si scorgono le vecchie mura e la porta medievale, a invitare il visitatore a perdersi tra gli affascinanti vicoli.
Fuori dai centri: il paesaggio della Val d’Orcia
Come anticipato, un viaggio in Val d’Orcia deve essere fatto lentamente, assaporando soprattutto i passaggi tra un centro e l’altro, per vivere appieno questo territorio che dà spesso il suo meglio nelle campagne, tra le file dei cipressi e le piccole stradine bianche.
Da non trascurare, al di fuori dei centri, è per esempio la Riserva Naturale di Lucciola Bella, ricca di itinerari per escursionisti che si sviluppano in un terreno caratterizzato da calanchi e biancane, ovvero da peculiari formazioni rocciose. Sempre per quanto riguarda l’outdoor, a pochi minuti dalla Riserva Naturale è possibile dare un’occhiata a uno dei tanti alberi monumentali della Val d’Orcia, ovvero la Quercia delle Checche: questo albero, vecchio quattro secoli, è stato il primo dei monumenti verdi d’Italia.
Itinerario di un giorno in Val d’Orcia, in Toscana: una guida
Una visita della Val d’Orcia meriterebbe diversi giorni. Non si può però avere sempre tutto il tempo desiderato a disposizione: vogliamo quindi proporvi un itinerario di un giorno in Val d’Orcia, giusto per avere un assaggio di questo territorio, in vista di una visita più rilassata e più completa.
Dunque, cosa fare e vedere in Val d’Orcia in un solo giorno? É possibile scegliere diversi punti di partenza: per questa guida della Val d’Orcia abbiamo deciso di selezionare Pienza, città rinascimentale che non può mancare in un itinerario di questo tipo. Vale la pena dedicare almeno un paio d’ore a questo centro, andando a scoprire il Duomo, Piazza Pio II, Palazzo Piccolomini ed eventualmente il Palazzo Borgia e il Romitorio. Per gli appassionati di cinema, vale sicuramente la pena fare una veloce tappa anche nei pressi della vicina Pieve di Corsignano, lì dove è stata girata la scenda finale del film “Il Gladiatore”.
Lasciata alle spalle Pienza è possibile muoversi verso San Quirico D’Orcia, con una tappa intermedia alla Cappella della Madonna di Vitaleta, raggiungibile con una breve passeggiata. Con le due linee di cipressi ai lati, questa chiesetta risulta inconfondibile.
Un’altra buona idea è quella di dedicare un po’ del proprio tempo ai dintorni di San Quirico. Parliamo della sua piccola frazione Bagno Vignoni, memorabile soprattutto per la grande vasca d’acqua termale che prende posto nella bellissima piazza medievale; oppure del fotografatissimo cerchio dei Cipressi, in località I Triboli; o ancora, degli Horti Leonini, un curatissimo giardino all’italiana rinascimentale che si trova in pieno centro a San Quirico.
Nel tardo pomeriggio oppure in serata, se vi avanzasse ancora un po’ di tempo prima del rientro, vale sicuramente la pena fermarsi a Montalcino, a un quarto d’ora d’auto da San Quirico, per vedere almeno dall’esterno la possente rocca, per perdersi un po’ tra gli incantevoli vicoli e per comprare una bottiglie del superbo Brunello, da portare a casa come ricordo della giornata passata in Val d’Orcia!
Cosa fare in Val d’Orcia per tre giorni
Gli itinerari possibili in Val d’Orcia nell’arco di due o tre giorni sono infiniti. Si potrebbe partire, come fatto sopra per l’itinerario di un giorno, sempre dalla città ideale di Pienza, per portarsi poi alla vicina frazione Monticchiello, dalla quale poi avventurarsi verso la cappella della Madonna della Vitaleta e le meraviglie di San Quirico d’Orcia.
Il secondo giorno potrebbe partire con la visita del pittoresco Castiglione d’Orcia e della Rocca degli Aldobrandeschi. Da qui è possibile proseguire in direzione di Radicofani, il più remoto centro della Val d’Orcia, custode del Bosco Isabella e della stupenda Rocca.
Il terzo giorno, infine, potrebbe essere dedicato a Montalcino e ai suoi stupendi dintorni, per poi riattraversare con calma la valle in direzione dell’autostrada e, perché no, di Montepulciano, città dalla quale è peraltro possibile avere un’ultima stupenda vista della Val d’Orcia.
La Val d’Orcia in bicicletta
Una divertente alternativa all’auto per visitare la Val d’Orcia può essere – per i più sportivi ma non solo – anche la bicicletta. In questo territorio vi sono infatti diversi itinerari, brevi o lunghi, da affrontare con la due ruote. Di certo il percorso più famoso in tal senso è quello dell’Eroica, che si sviluppa su oltre 100 chilometri. Ma chi ama viaggiare slow può costruire da sé i propri itinerari in sella, muovendosi tra i filari delle vigne e i cipressi, da un piccolo centro all’altro, scoprendo piccoli tesori naturalistici come uno stagno che, al tramonto, prende vita con uccelli delle specie più diverse. Il percorso più battuto, in ogni caso, è quello che va da Pienza a San Quirico d’Orcia.
Enogastronomia: cosa mangiare e cosa bere in Val d’Orcia
Un tour della Val d’Orcia non può fare a meno di essere anche un viaggio gastronomico tra i sapori tipici della cucina toscana. Qui la tradizione enogastronomica ha radici profonde, e si riassume in prodotti tipici di prima qualità, conosciuti in tutto il mondo.
Quali sono i prodotti tipici che vi consigliamo sopra ogni altra cosa? Sicuramente è imperdibile il Pecorino di Pienza, servito qui tradizionalmente con il miele. Se vi piace il formaggio e volete portarvi a casa un’eccellenza del territorio, vi consigliamo di fare una piccola deviazione e visitare la Fattoria Pianporcino vicino a Pienza. La fattoria è un caseificio artigianale dove troverete simpatia ed ottimo pecorino, brie e yogurt di latte di pecora.
In ogni buon ristorante si troverà poi la pasta fatta in casa, soprattutto sotto forma di pici, serviti con ragù di carne o all’aglione. E ancora, si parla dell’Olio Extravergine di Oliva DOP Terre di Siena, del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, e ovviamente dell’oro rosso della tavola, il famoso zafferano. Gli amanti del buon vino, infine, non potranno lasciare questa valle senza aver degustato il Brunello di Montalcino e il DOC Orcia.
Il meteo in Val d’Orcia: i periodi migliori per visitarla
Quando andare in Val d’Orcia? Non è facilissimo rispondere a questa domanda, perché non ci sono a nostro avviso periodi in cui non vale la pena dedicare qualche giorno a questa valle toscana. Probabilmente, però, la stagione “più giusta” è quella primaverile, tra marzo e giugno, quando cioè la natura si risveglia, quando le giornate sono via via sempre più lunghe, per avere tempo in abbondanza per visitare tutte le attrazioni elencate in questa guida alla Val d’Orcia.
Ma è vero allo stesso tempo che anche le altre stagioni hanno tutte il loro perché, per poter ammirare il caleidoscopio di colori di questa terra unica. Pensiamo alla nebbia mattutina che accompagna l’alba durante l’inverno, pensiamo ai colori dell’autunno: ogni periodo, insomma, ha il suo perché, anche e soprattutto quando si parla di territori stupendi come la Val d’Orcia.
Dove soggiornare in Val d’Orcia
Dove dormire in Val d’Orcia? Questa è senz’altro una domanda che è legittimo farsi prima di organizzare un viaggio in questa valle, pur sapendo che non esistono scelte sbagliate quanto a posizione geografica: parliamo pur sempre di una valle che, da Radicofani fino a Montalcino, si percorre in auto in poco più di 45 minuti. I piccoli alberghi nei borghi storici, gli agriturismi persi in mezzo alla natura incontaminata: non c’è davvero l’imbarazzo della scelta: su Booking.it è possibile trovare una ricca selezione di posti in cui soggiornare e da cui far partire le proprie – lente – esplorazioni della Val d’Orcia.