Un giro in Darsena è d’obbligo se siete di visita a Milano. Qui si trova quello che è spesso definito come il “cuore liquidi della città”. Si tratta di un bacino acqueo artificiale in cui vengono rimesse le imbarcazioni che navigano sui Navigli. Il sistema idrico che attraversa la metropoli meneghina.
Cos’è la Darsena e a cosa serve?
Milano sorge in una particolare area su cui confluiscono le acque alpine, in un terreno caratterizzato da una pluralità di fiumi, bacini e torrenti. Difatti la Darsena di Milano, originariamente, drenava acqua tra i fiumi circostanti e il centro città.
Quest’area è stata lasciata in disuso per molti anni ma dopo un lavoro di riqualificazione l’ha resa il fulcro della movida milanese. In origine essa era lo snodo più importante per il traffico fluviale e, quindi, per il commercio. Questo bacino si trova vicino alla Porta Ticinese ed è un grande rimessaggio, o meglio, è stato lo snodi principale del traffico fluviale. È lunga 750 metri e larga 25 e si estende per quasi ventimila metri quadri con una profondità massima di un metro e mezzo.
Le origini della Darsena di Milano risalgono al 1600
Alle origini la Darsena era utilizzata come zona di carico e scarico merci per le imbarcazioni che transitavano lungo i navigli al punto da essere stato, in passato, uno dei porti nazionali più importanti del Paese. La Darsena fu progettata nel 1600 e dopo secoli di navigazione chiuse i battenti al commercio nel 1979. La Darsena nacque in corrispondenza del porto collocato sul laghetto di Sant’Eustorgio a cura del Governatore spagnolo Pedro Enriquez de Acevedo. Fu edificata sotto le mura spagnole della città, costruite nella seconda metà del cinquecento e demolite a inizio ventesimo secolo. Le “darsene”, originariamente erano due, perché c’era anche il piccolo lago di San Marco. Questo fu interrato negli anni trenta del Novecento assieme alla chiusura del lago di Santo Stefano e della Cerchia dei Navigli. La decisione fu presa per questioni di igiene pubblica.
Come si arriva con i mezzi pubblici?
Per arrivare alla Darsena di Milano, anzi, alla Nuova Darsena, bisogna dirigersi a Porta Ticinese. Da queste parti le persone vengono a passeggiare o a trascorrere il sabato sera. Con la linea della metro M2 Verde bisogna scendere alla fermata Porta Genova. In alternativa l’autobus 9 copre la tratta Stazione Centrale – Porta Genova. L’area della Darsena è raggiungibile a piedi con una manciata di minuti a partire dal Duomo, in pieno centro. Questa zona è collegata ai Navigli, altro punto importantissimo da visitare per una romantica passeggiata e per sorseggiare un drink in un’atmosfera del tutto rinnovata e moderna.
Cosa c’è in Darsena?
Una volta giunti sul posto troverete delle camminate affacciate sulla riva, negozi, bancarelle, boutique e punti di ristoro. A Natale la Darsena di Milano diventa accesa e colorata grazie agli addobbi che la rendono magica. In Piazza XXIV Maggio c’è un mercato coperto davvero delizioso. Questo mercato sorge all’interno di una struttura composta da vetro e ferro affacciata direttamente sulle acque della darsena. Qui si trova praticamente di tutto, dai generi alimentari alle biciclette e si possono fare anche sfiziosissimi aperitivi. Il mercato è aperto tutti i giorni, ad eccezione della domenica, dalle 08.00 del mattino alle 20:00. Nel fine settimana è aperto fino alle 22:00.
Da queste parti la Movida con la M maiuscola è rinata grazie alla riqualificazione dell’area che ha dato approdo a bar e pub ma anche a birrifici artigianali, food truck, ristoranti ecc… A fine passeggiata si giunge all’Alazaia del Naviglio Grande, il punto di partenza delle piccole imbarcazioni turistiche con le quali visitare la zona in acqua. Qui spesso si fermano a dipingere, disegnare e suonare numerosi artisti di strada ed è una zona molto affollata.