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Le isole Exuma si trovano presso le Bahamas e sono popolarissime per le acque blu zaffiro che sono visibili anche dallo spazio! Questa catena di 365 isole ospita spiagge appartate, isolotti deserti e resort di lusso. La maggior attrazione del posto la Pig Beach, la Spiaggia dei Maiali presso l’isola di Big Mayor Cay. Qui è possibile godere del sole e del mare in compagnia di simpaticissimi maialini abituati alla presenza umana.
Si ritiene che i maiali non siano originari dell’isola ma che siano stati lasciati da un gruppo di marinai desiderosi di trasformarli in lauti pasti. Altri ritengono che siano giunti a nuoto a seguito di un naufragio ma questa sembra l’opzione meno credibile. In ogni caso oggi convivono allegramente con i turisti del posto che amano fotografarsi in loro compagnia per una giornata di mare diversa dalle solite.
Le Exuma sono un arcipelago ma anche un distretto delle Bahamas, un isola Caraibica, che conta più di trecentocinquanta isole e isolotti per una popolazione di meno di ottomila abitanti. La più grande è la Great Exuma, collegata da un ponte a Little Exuma.
In tutto l’arcipelago forma una superficie di quasi duecento chilometri quadrati pianeggianti, ricchi di palme e scarsa vegetazione. Il clima tipico della savana non conosce inverno perché le temperature medie sono molto elevate ma caratterizzate da afa e umidità nei periodi di maggior picco di calore. Per chi vive le isole da turista, tuttavia, le palme e il bagnasciuga paradisiaco sono il miglior rimedio all’afa!
La triste storia che ha come protagonista le Exuma: il Fyre Festival
Al di là del paradiso marino che questo luogo offre ai turisti vorremmo raccontarti una storia incredibile che ha come protagonista proprio Great Exuma, l’isola teatro del Festival più disastroso della storia. Tutto iniziò da un’idea dell’intraprendente (e anche mitomane) imprenditore Billy McFarland, il fondatore di Fyre Media e socio del rapper Ja Rule.
L’idea dei due fu quella di promuovere il lancio di un app organizzando un festival extra lusso al quale avrebbero preso parte i VIP più importanti del pianeta in un’atmosfera paradisiaca fatta di tende prestigiose, cocktail costosi e Instagrammer miliardari.
Dopo un primo sopralluogo l’imprenditore protagonista di questa assurda vicenda decise che Great Exuma sarebbe stata la protagonista del sogno americano di un festival unico al mondo: il Fyre Festival. Nonostante fosse da subito palese che l’isola non disponesse di adeguate infrastrutture per ospitare un festival così ambizioso, il progetto andò avanti ma mise in primo piano la promozione pubblicitaria, lasciando indietro quella logistica che fu la motivazione per cui Billy, oggi, sta scontando una pena molto severa.
Isole Exuma – Dalla campagna promozionale al disastro annunciato
La campagna mediatica ebbe subito inizio con post su Instagram che promettevano “due settimane di trasformazione ai limiti dell’impossibile”. Lo spot pubblicato sui social non spiegava nulla in dettaglio ma mostrava modelle bellissime, barche e lusso in un’atmosfera che fece gola a tantissime persone.
Nel frattempo Billy si occupò di reperire i fondi dai suoi finanziatori più fidati anche se già da subito alcuni collaboratori segnalavano evidente falle organizzative, soprattutto rispetto all’assenza di adeguate infrastrutture tra cui l’acqua potabile.
Per questo alcuni investitori iniziarono a tirarsi indietro e i pochi fondi ricevuti furono letteralmente sperperati da Billy che pagava in contanti e senza ratio i collaboratori o comprava i detrattori con promesse che non era in grado di mantenere. Non investì in strutture idonee e le preoccupazioni aumentavano man mano che ci si avvicinava alla data di inaugurazione del festival.
Uno degli errori più clamorosi fu proprio quello di photoshoppare l’isola promettendo infrastrutture per il pernottamento che, di fatto, non esistevano. Con queste premesse i detrattori aumentavano di giorno in giorno e gli investitori continuavano a ritirarsi in fretta e furia.
Ciò nonostante Billy prosegui con la sua megalomane idea e aprì le vendite dei biglietti che avevano un costo di 1500 dollari al giorno oltre a pacchetti VIP che promettevano ville lussuose e pernottamenti da 12 mila dollari a persona. Furono promesse cupole geodetiche, chef stellati e lusso mentre gli abitanti del posto venivano sottoposti a stremanti giornate di lavoro per costruire il possibile a ridosso dell’inizio del festival.
La campagna mediatica partì con il coinvolgimento di star del calibro di Kendall Jenner, Bella Hadid e Emily Ratajkowsky ma nonostante il lusso promesso, i partecipanti al loro arrivo trovarono uno scenario a dir poco apocalittico.
L’arrivo dei partecipanti e il caos della prima notte
Le persone attesero ammassate in fila per avere l’alloggio promesso senza acqua e cibo. Ci furono malori e svenimenti finché gli organizzatori, stremati, diedero il via libera all’accaparramento di materassi e tende. Da quel momento si scatenò il panico perché tutti i presenti iniziarono a correre all’impazzata per procurarsi un riparo per dormire causando risse e confusione generale.
L’indomani i partecipanti si ritrovarono ad avere grosse difficoltà a tornare a casa perché la carente organizzazione non aveva nemmeno previsto un sistema di accompagnamento degli ospiti presso il principale aeroporto. Le linee aeree presenti non furono in grado di contenere l’ondata di persone inferocite che cercavano in tutti i modi di poter tornare a casa.
Un fallimento epico con gravissime conseguenze
Fu un fallimento epico a seguito del quale l’organizzazione comunicò la volontà di rimborsare i biglietti a tutti i paganti sebbene non mantenne mai questa promessa. I debiti accumulati lasciarono al verde anche gli abitanti del posto, assoldati per realizzare il campo di fortuna con la promessa che il loro duro lavoro sarebbe stato presto pagato.
La testimonianza più amara riguarda una donna del posto che mise a disposizione la sua piccola locanda per dar da mangiare ai collaboratori e che impegnò i suoi risparmi per anticipare gli stipendi agli isolani rimasti senza stipendio a causa di Billy.
Gli organizzatori furono interessati da ben otto cause legali per le quali furono richiesti oltre cento milioni di dollari di risarcimento danni con la gravissima accusa di Frode. Nel giugno 2017 il Procuratore degli Stati Uniti del Distretto di New York accusò Billy di frode informatica e questi, un anno dopo, si dichiarò finalmente colpevole.
L’epilogo vide lo stesso condannato a sei anni di carcere e una confisca di ben ventisei milioni di dollari per frode informatica. La vicenda fu così grave da spingere il ministro del turismo delle Bahamas a scusarsi a nome della nazione prendendo anche le distanze da quanto accaduto. Se vuoi conoscere meglio la faccenda ti consigliamo di guardare Fyre, La più grande festa mai avvenuta, il documentario distribuito da Netflix. Ad ogni modo le Exuma restano un territorio magico che, anche in virtù di questa triste sventura, meritano di essere prese in considerazione per una vacanza all’insegna del mare, del sole e dell’atmosfera selvaggia che si respira da queste parti.